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Targa verde per l’industria meccano calzaturiera

È molto importante attestare i parametri di consumo dei propri macchinari, come ad esempio la targa verde per una azienda. Questo perché le tematiche della sostenibilità ambientale ed al rispetto energetico sono diventate ormai un obbligo.
Da qui nasce, in collaborazione con Assomac (www.assomac.it) e Rina (www.rina.org/it), la Targa Verde. Essa è certificazione dei valori di emissione e consumo da parte del macchinario ALFA 684CF2HP che presto verrà esteso a tutti i macchinari del settore calzaturiero prodotti da Brustia-Alfameccanica s.r.l.

Che cos’è la targa verde?

La targa verde è un documento che ha la finalità di identificare e rendere facilmente comprensibili le performance energetiche e ambientali del macchinario calzaturiero. In particolare essa fa riferimento ad un processo scelto dal costruttore come parametro di confronto.
I costruttori italiani, in mancanza di standard riconosciuti a livello internazionale per la classificazione delle prestazioni energetiche e/o ambientali delle macchine calzaturiere, si fanno promotori insieme ad Assomac di uno strumento che ha lo scopo di mostrare alcuni dati di prestazione dei macchinari prodotti. La consapevolezza dell’eccellenza tecnologica raggiunta, anche in materia di sostenibilità, è infatti un elemento di forza del settore meccano-calzaturiero italiano, in prima linea con soluzioni tecnologiche di basso impatto ambientale ed alta sostenibilità.

Un parametro scelto per dare un valore all’efficienza ecologica del macchinario oggetto del labelling è il CFP. Esso indica la quantità di emissioni equivalenti di anidride carbonica  prodotte durante il funzionamento del macchinario.